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Confiente: il borgo della confluenza tra Trebbia e Aveto

Ci sono luoghi che hanno sempre avuto un ruolo chiave, anche se oggi il tempo sembra averli messi in disparte. Confiente è uno di questi. Situato alla confluenza tra il Trebbia e l’Aveto – e proprio da qui prende il nome – questo piccolo borgo porta con sé secoli di storia, monaci, viandanti e viaggiatori che un tempo percorrevano queste terre lungo le vie che collegavano la pianura al mare.

Un luogo di confine e passaggi obbligati

La posizione di Confiente non è casuale. Per secoli, il punto in cui i due fiumi si incontrano è stato un confine naturale tra territori e poteri diversi, spesso in contrasto tra loro. I guadi lungo Trebbia e Aveto erano essenziali per il commercio e le comunicazioni, tanto da essere motivo di contese e controlli. Ancora oggi, camminando per il borgo, si percepisce l’eredità di un luogo che ha visto passare mercanti, eserciti e pellegrini, testimone silenzioso di un passato mai del tutto scomparso.

Le origini monastiche e un’antica comunità religiosa

La presenza dei monaci è documentata già dal IX secolo, quando qui si insediò una cella monastica legata al Monastero di San Colombano di Bobbio. Il grande edificio con porticato che ancora oggi caratterizza il borgo sembra essere il testimone di quel passato religioso, quando Confiente era più di un semplice nucleo abitato: era un punto di riferimento per la spiritualità e la vita comunitaria della zona. Oggi la struttura è stata restaurata e trasformata in abitazione privata, ma conserva ancora il fascino di una storia radicata nei secoli.

Dal centro amministrativo al quasi abbandono

Nonostante le sue dimensioni contenute, Confiente ebbe un ruolo di rilievo fino agli inizi del Novecento. Per un periodo fu sede del municipio e dell’ufficio postale, ma con la realizzazione del nuovo tracciato della Strada Statale 45, la centralità del borgo venne meno. Nel 1920, il comune trasferì prima la sede a Confiente, poi la spostò definitivamente a Marsaglia, seguendo il percorso della nuova strada. Questo cambiamento segnò l’inizio della graduale perdita di importanza del borgo, fino a diventare, oggi, un luogo quasi disabitato.

La fonte di acqua salsoiodica: un’eredità ancora viva

Tra le particolarità di Confiente c’è la presenza di una fonte di acqua salsoiodica, conosciuta da secoli per le sue proprietà benefiche. Anche se oggi non esiste più un vero sfruttamento della sorgente, è ancora possibile raggiungerla percorrendo i vicoli del borgo, dove si trova immersa in un’atmosfera senza tempo.

Come arrivare e cosa vedere nei dintorni

Chi vuole visitare Confiente deve tenere presente un aspetto pratico: non ci sono posti auto nel borgo, né lungo la discesa che porta al paese. La soluzione migliore è parcheggiare al Cimitero di Marsaglia e proseguire a piedi, godendosi il cammino che porta al borgo.

Una volta arrivati, Confiente è un punto di partenza ideale per esplorare la natura della Val Trebbia. Un sentiero conduce direttamente al fiume, dove in estate si possono trovare spiagge perfette per una pausa rinfrescante, mentre altri percorsi permettono di raggiungere Cerignale e Cariseto, due borghi che meritano una visita per la loro autenticità e i panorami spettacolari.

Oggi Confiente è un borgo quasi dimenticato, con pochi abitanti rimasti, case in pietra e vicoli silenziosi che raccontano una storia che si intreccia con quella della Val Trebbia. E’ il luogo perfetto per chi ama camminare in un angolo di passato, tra la memoria di un tempo in cui questo borgo era un crocevia fondamentale e la quiete di una natura che qui regna incontrastata.

Come arrivare Confiente

Raggiungere Confiente è molto semplice perché si trova a pochi Km dal borgo di Marsaglia. 

Non essendoci possibilità di parcheggio ti consiglio di lasciare l’auto al parcheggio del Cimitero di Marsaglia e proseguire a piedi (prestando molta attenzione alle auto di passaggio).