Ci sono percorsi che conosci da piccolo e che, con il tempo, diventano parte del tuo modo di vivere un luogo. Il Sentiero del Fontanino, a Rivergaro, è esattamente questo. Un sentiero breve, immerso nel verde, che offre una prospettiva diversa sul paese. Ogni volta che torno a Rivergaro, mi ritrovo a camminarci, quasi senza pensarci. È diventato un rituale tranquillo, un modo per staccare, ritrovare un ritmo più lento.
La prima volta ci sono andata da bambina, accompagnata dalla nonna di un amico. Da allora, ho sempre avuto la curiosità di capire di più su quel percorso e soprattutto su quella grotta nascosta nel bosco. Solo di recente ho scoperto davvero cosa rappresenti questo sentiero, grazie al prezioso aiuto di don Valerio, l’attuale parroco di Rivergaro.
Il percorso verso il Fontanino
Il sentiero parte a circa 300 metri dal Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Lo si raggiunge facilmente partendo da Piazza Paolo, salendo le scalinate accanto al monumento a Paolo Araldi e imboccando via Castel San Giacomo Leopardi, la strada in salita che conduce proprio al Santuario.
Da lì, la traccia si sviluppa a mezza costa lungo il versante del colle San Giacomo, nel suggestivo vallone del rio Vergaro. Il cammino, semplice e immerso nel verde, offre una vista inedita su Rivergaro, più alta e tranquilla, lontana dal traffico del centro.
Alla fine del percorso si attraversa un piccolo ponte e si raggiunge via Bellaria, che conduce direttamente alla chiesa di Sant’Agata. Da lì, è facile rientrare a Piazza Paolo, chiudendo l’anello con una passeggiata che unisce natura, storia e paesaggio urbano.
La passeggiata è breve, adatta a tutti, e ha qualcosa di rinfrescante anche nei mesi più caldi.


La sorgente e la grotta votiva
Verso la fine del sentiero, immerso in un angolo di verde e silenzio, si incontra una piccola apertura tra le rocce: è qui che si trova il Fontanino della Madonna delle Grazie. Una sorgente d’acqua purissima scorre perennemente da questa parete, creando un punto di sosta discreto e suggestivo.
Negli anni ’20, attorno alla sorgente. venne costruita una grotta votiva, al cui interno fu collocata una statuetta della Madonna. Si trattava di un ex voto, realizzato da un piccolo gruppo di muratori rivergaresi tornati sani e salvi dalla Prima Guerra Mondiale. Un gesto semplice, nato dalla riconoscenza, che ha trasformato questo punto del sentiero in un luogo di raccoglimento e memoria popolare.
Nel passato, il Fontanino ha alimentato una forma di devozione molto sentita: al termine delle funzioni al Santuario, i fedeli proseguivano fino alla sorgente per bagnarsi gli occhi, chiedendo alla Madonna di preservare loro la vista e di portare luce nella loro vita.
La statuetta votiva
La statuetta originaria, purtroppo, è stata danneggiata alcuni anni fa a causa di atti vandalici. In seguito all’accaduto, è stato deciso di sostituirla con una nuova opera in marmo, affidata allo scultore piacentino Pietro Perotti, che oggi si trova collocata all’interno della grotta.
La statuetta originale, restaurata con attenzione, è stata invece posizionata nella nicchia sul lato nord della torre campanaria del Santuario, dove è protetta e visibile a chi passa di lì.
Un sentiero che torna a vivere
Negli ultimi anni, alcuni eventi atmosferici avevano reso inagibile la passeggiata: il parapetto originale era stato danneggiato, e il sentiero, seppur ancora visibile, non era più sicuro per chi voleva raggiungere il Fontanino. L’8 settembre 2024, in occasione della festa della Madonna del Castello, il percorso è stato finalmente riaperto al pubblico.
La riapertura è stata resa possibile grazie alla generosità della famiglia Vidi, che ha donato il nuovo parapetto in memoria del padre e del fratello, che all’epoca lo avevano costruito. Un gesto che ha restituito al paese non solo un luogo, ma un pezzo di storia condivisa, fatto di lavoro, memoria e cura.
Oggi il sentiero è di nuovo percorribile in sicurezza, ed è un invito aperto a tutti: per camminare, per ricordare o semplicemente per prendersi una pausa dal rumore.
