Oggi voglio condividere con voi una meta ideale per chi cerca tranquillità e bellezza naturale. La passeggiata per raggiungerla è un invito alla scoperta, perfetta in primavera, quando la natura si risveglia, e altrettanto invitante in estate, offrendo un dolce rifugio dal calore: sto parlando del Botasso.
La natura in questo luogo gioca con i colori e i profumi, e verso la fine della primavera, il sentiero si arricchisce di un dono speciale: lungo il percorso è possibile raccogliere deliziose fragoline selvatiche, che aggiungono un tocco di gusto all’avventura.
Il consiglio per chi decide di intraprendere questa escursione è di indossare sempre pantaloni lunghi e scarpe robuste. Il sentiero, infatti, richiede un minimo di attrezzatura adeguata poiché non è sempre ben curato e, in certi tratti, si cammina su zone rocciose. Un piccolo sacrificio che sarà ampiamente ripagato dalla bellezza e dall’unicità dell’esperienza al Botasso.
E ora si parte!
Ci troviamo nel comune di Ottone (PC), un comune situato nell’Alta ValTrebbia, sull’appenino ligure. L’ultimo paese prima del confine ligure, ma di Ottone vi parlerò più approfonditamente in un altro articolo.
Entrati in paese lasciamo l’auto in Piazza Vittoria e proseguiamo a piedi per Via Piacenza. Dopo una breve salita, sulla destra, appena prima del ponte sul Rio Ottone, si incontra una strada che costeggia proprio questo torrente.
La prima parte del percorso è decisamente in salita, appena si imbocca il sentiero per la cascata la strada è più regolare e presenta solo alcune lievi pendenze. Si cammina all’ombra delle piante, l’aria è fresca e sulla sinistra l’acqua scorre limpida fra i sassi. Dopo 30/40 minuti di camminata si arriva in un posto da favola: il Botasso.
Molti hanno descritto questo luogo come un vero e proprio angolo di paradiso, dove una meravigliosa cascata si getta nella piscina sottostante color smeraldo. Le tonalità della roccia si muovono in un caleidoscopio che va dal grigio al tenue azzurro fino a toccare sfumature di arancione, tutte avvolte dalle acque cristalline del Rio Ottone.
Poi il rio riprende il suo fluire tra i sassi, dirigendosi verso il Trebbia e creando, lungo il suo cammino, una serie di incantevoli laghetti.
La nascita della cascata del Botasso risale a diversi anni fa, quando fu ideata per assicurare un flusso d’acqua costante al vicino mulino, permettendone il funzionamento.
Temperatura dell’acqua? Decisamente fredda, ma c’è chi, nelle più calde giornate estive, decide di provare ad immergersi.
Questa bellezza naturale era stata fortemente danneggiata durante l’alluvione del 2015, ma grazie al lavoro di volontari nel 2016 è tornata al vecchio splendore. Un torrente poco conosciuto, il Rio Ottone, che merita assolutamente di essere esplorato.
Che ne dite? Non merita una visita?!