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Escursione ad anello Alpe-Varni

Qualche mese fa ho scoperto l’escursione ad anello Alpe-Varni, e farlo grazie a un amico ha reso tutto ancora più speciale. È stato Paolo Zanardi – autore del libroWellington HZ182, When a Little Girl Defused the Bomb e profondo conoscitore della Val Trebbia– a parlarmi per la prima volta di Alpe. Così, a maggio, insieme al mio amico Stefano e al mio cane Ben – in una delle sue ultime escursioni in salute – ho seguito il consiglio. Ne è nata una camminata intensa e piena di scoperte, in una delle valli meno conosciute ma più suggestive dell’Alta Val Trebbia: la Val Terenzone.

La Val terenzone

La Val Terenzone è silenziosa, discreta, ma con paesaggi che sanno sorprenderti a ogni passo. Si trova in Alta Val Trebbia, tra i confini del Parco dell’Antola, e collega due borghi minuscoli e affascinanti: Alpe e Varni.

Un percorso ad anello, di circa 5 km, che attraversa ponti, boschi, cascate, mulini dimenticati e antiche strade. Non serve molto per percorrerlo, ma è impossibile non prendersi il tempo per osservare, per ascoltare e – soprattutto – per lasciarsi stupire.

Alpe, punto di partenza dell’escursione Alpe Varni

L’escursione parte da Alpe, borgo nel comune di Gorreto, in provincia di Genova, a 920 metri d’altitudine. Antico feudo dei Malaspina, oggi conserva la sua anima antica e un patrimonio idrico impressionante: fontane ovunque, che raccontano quanto l’acqua sia sempre stata al centro della vita in queste terre.

Si lascia l’auto nei parcheggi all’ingresso del paese (nei weekend estivi può essere più difficile trovare parcheggio) e si seguono le indicazioni del Parco dell’Antola per il sentiero ciclopedonale. Il sentiero inizia su una ex strada percorsa un tempo anche dai mezzi agricoli. 

Tra ponti e cascate

Il primo tratto è aperto, panoramico. Si cammina fuori dal bosco attraversando piccoli ponti, seguendo la linea della valle. Noi ci siamo concessi una deviazione – non segnalata – che ci ha portati a scoprire una cascate nascoste, immerse nel verde. Il bello di questi sentieri è anche questo: la libertà di seguire l’istinto e lasciarsi guidare dalla curiosità.

Varni: pietra, silenzio e vista

Dopo circa 2,5 km si arriva a Varni, borgo quasi disabitato nei mesi invernali, ma che in estate si rianima. Una fontana vicino alla chiesa offre un momento di ristoro, ma è la vista su Alpe – che da qui si staglia proprio di fronte – a meritare una pausa. Le case in pietra, il silenzio e l’assenza di rumori meccanici danno la sensazione di essere molto più lontani di quanto non si sia davvero.

Si dice che Varni sia sorto in epoca più recente rispetto ad Alpe, legato alla produzione di carbone e farina di castagne, segni di un passato fatto di lavoro e autosufficienza.

Il ritorno: boschi e mulini

Tra le case riparte il sentiero che chiude l’anello dell’escursione Alpe Varni, e si inoltra nel bosco. Da qui cambia completamente il paesaggio. Si attraversa il Rio Canareta, che crea cascate altissime, tra le più belle della zona.

Il bosco è fresco, fitto, e custodisce le tracce di un mondo contadino ormai scomparso. Uno dei vecchi mulini, il Mulino Armanino, è ancora visibile: serviva per macinare il grano, sfruttando l’energia dell’acqua. Lì vicino, è facile immaginare la vita che un tempo animava queste valli.

Il sentiero rientra ad Alpe, chiudendo l’anello. Non ci sono tratti impegnativi, solo un paio di punti leggermente franati, facilmente superabili. Il dislivello è minimo. Un’escursione davvero adatta a tutti.

Come arrivare