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La fioritura dei narcisi a Pian della Cavalla

Erano anni che desideravo vedere la fioritura dei narcisi a Pian della Cavalla, in alta Val Trebbia, nel cuore del Parco dell’Antola. Quest’anno, finalmente, ci sono riuscita. E anche se la giornata era fredda e nuvolosa, i prati erano un incanto: tappezzati di narcisi, asfodeli e orchidee selvatiche, un vero spettacolo.

A farmi da guida in questa escursione c’era Noemi, esperta del territorio, insieme a mia mamma e Stefano, e condividere il cammino con loro ha reso l’esperienza ancora più bella.


Ho scelto di seguire il sentiero dal bivio per Varni, una delle opzioni più brevi ma molto panoramiche. Circa 40 minuti di cammino, con qualche salita, ma nulla di particolarmente faticoso.

Quando fioriscono i narcisi a Pian della Cavalla

La fioritura dei narcisi poetici (Narcissus poeticus) inizia a metà maggio e prosegue fino ai primi giorni di giugno, a seconda dell’andamento stagionale. Sono fiori spontanei, profumati, candidi: si aprono nelle ampie praterie dell’altopiano, creando un tappeto bianco che colora il paesaggio d’alta quota.

Accanto ai narcisi si trovano anche asfodeli e numerose orchidee selvatiche, che rendono il panorama ancora più ricco e vario.

Una salita in più che vale la pena

Molti escursionisti si fermano al Pian della Cavalla, e in effetti già solo i prati coperti di narcisi valgono il viaggio. Ma se si ha ancora un po’ di fiato e voglia di camminare, in circa mezz’ora si può proseguire e raggiungere anche la cima del Monte della Cavalla, a 1328 metri di altitudine.

È una salita alla portata di tutti, con pendenze moderate, che regala una vista ampia sulla valle sottostante e su buona parte dell’Appennino ligure. In giornate limpide, da lassù si ha una prospettiva unica sul Parco dell’Antola, fatta di crinali verdi e cieli aperti.

Cosa non dimenticare per l’escursione

Anche se il percorso non è lungo, è bene essere preparati. Ecco alcune cose utili da portare con sé:

  • Giacca antivento o un pile leggero: anche in primavera le temperature possono essere basse e il vento forte.
  • Scarpe da trekking comode: i sentieri sono ben tracciati ma con tratti sconnessi o fangosi, soprattutto dopo la pioggia.
  • Acqua: non ci sono fonti lungo il percorso.
  • Cappello o bandana: soprattutto nelle giornate soleggiate, i tratti esposti possono essere caldi.
  • Macchina fotografica o smartphone carico: i prati fioriti meritano più di una foto.
  • Un telo leggero: per chi ha voglia di fermarsi tra i fiori e godersi una pausa.

Un’escursione da fare con rispetto

I narcisi di Pian della Cavalla sono una specie protetta. Non si possono raccogliere e vanno osservati senza calpestarli. È un luogo fragile, dove la bellezza dura pochi giorni e il modo migliore per viverla è portarsela via in uno scatto e in un ricordo.

E se anche la giornata non sarà di sole pieno – come è capitato a me – quei prati sapranno sorprenderti lo stesso. Camminare tra i fiori, circondati solo dal vento e dai profumi di montagna, è un’esperienza da fare almeno una volta.

Come arrivare a Pian della Cavalla

Pian della Cavalla si trova nel comune di Fascia (GE), nel Parco dell’Antola, ed è raggiungibile tramite diversi sentieri:

  • Dal bivio per Varni: il percorso più semplice e diretto, ideale per famiglie e camminatori occasionali. Si lascia l’auto lungo la SP16, tra Fascia e Casa del Romano, e si imbocca il sentiero segnalato da un pannello dell’Ente Parco. In 40 minuti di cammino si raggiunge l’altopiano.
  • Da Fontanarossa: percorso ad anello, più lungo. Si parte dal borgo di Fontanarossa, si attraversano boschi di faggio e si arriva all’altopiano dopo circa 5 km totali e 395 metri di dislivello.

Tutti i percorsi offrono scorci spettacolari, soprattutto nel periodo della fioritura, quando la natura è al massimo della sua espressione.