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Fontanarossa di Gorreto

Quest’anno ho avuto la fortuna di visitare Fontanarossa di Gorreto accompagnata da Bruno di Gioia. Bruno conosce bene questo territorio e ascoltare le sue storie mentre si cammina è un modo bellissimo per entrare davvero in un luogo.

Fontanarossa si raggiunge facilmente dalla SS45, attraversando il ponte sul Trebbia e salendo tra boschi e tornanti fino ai suoi 943 metri di altitudine. Siamo sul versante settentrionale del Monte della Cavalla, tra la valle del torrente Terenzone e quella del Cassingheno.

Un borgo curato e accogliente

Appena si arriva a Fontanarossa si ha l’impressione di un luogo vissuto e tenuto con cura. È un borgo piuttosto grande, con case ben mantenute, strade pulite e una bella atmosfera. Qualcuno ci abita tutto l’anno, e qui è arrivata anche la fibra ottica. In estate si apre un piccolo negozio e il bar accanto alla vecchia Trattoria della Posta è un punto di riferimento.

Lungo la via principale si cammina tra viuzze curate fino a raggiungere la grande chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Addolorata. Costruita alla fine del 1600, colpisce per la sua imponenza e per il pavimento a mosaico realizzato a metà Ottocento da Antonio Moscone, artigiano del posto: simboli cristiani e motivi floreali rendono questo interno davvero particolare.

A Fontanarossa di Gorreto nacque la mamma di Cristoforo Colombo

A Fontanarossa si intrecciano storie e leggende. Si dice che qui sia nata Susanna da Fontanarossa, la madre di Cristoforo Colombo. Accanto a una fontana c’è una lapide che lo ricorda, anche se la certezza storica non c’è.

La chiesa saracena di Santo Stefano

Ma il vero gioiello del borgo è la chiesetta di Santo Stefano, oggi affacciata sul prato del cimitero. Conosciuta come la “chiesa vecchia” o “chiesa saracena”, secondo una leggenda sarebbe sorta sopra una moschea costruita dai saraceni, che nel X secolo devastarono Genova e si spinsero fino in Val Trebbia. Pare che un gruppo si sia stabilito proprio qui, lasciando tracce poi trasformate in luogo di culto cristiano.

Quando la sede parrocchiale fu trasferita alla nuova chiesa, a metà Ottocento, Santo Stefano divenne cimiteriale. Le vecchie lapidi, trasferite da un cimitero mai utilizzato, oggi sono appoggiate alle pareti interne ed esterne di questa piccola e affascinante chiesa.

Fontanarossa di Gorreto punto di partenza per tante escursioni

Fontanarossa di Gorreto non è solo un borgo da visitare, ma anche un ottimo punto di partenza per chi ama camminare. Da qui partono numerosi sentieri che portano verso cime panoramiche come il Monte Antola e il Monte Carmo, ma anche verso località come la Casa del Romano. Uno dei percorsi più belli è quello che in circa 45 minuti conduce a Pian della Cavalla: un ampio pianoro dove, tra maggio e giugno, si può ammirare la spettacolare fioritura dei narcisi selvatici. Un’esperienza che da sola vale il viaggio.

Come arrivare

Fontanarossa di Gorreto si raggiunge facilmente sia da Piacenza sia da Genova.

Da Piacenza, segui la SS45 in direzione Bobbio – Ottone. Superato Ottone, prosegui nella parte ligure della Val Trebbia. Dopo circa 7km troverai lo svincolo sulla destra per Fontanarossa. Da qui si sale per circa 5 chilometri.

Da Genova, imbocca la SS45 in direzione Torriglia – Montebruno. Superato Rovegno, troverai la deviazione sulla sinistra che porta a Fontanarossa.