Barbagelata non è solo un nome curioso, è un luogo che sembra uscito da una storia tutta sua. La prima volta che ci sono arrivata, mi sono innamorata. Non è stato solo per l’antica chiesa abbandonata, che conserva ancora un fascino malinconico, né per la vista che si apre all’improvviso quando si sale verso la nuova chiesa di Santa Maria Regina del Creato. È stato tutto: l’aria pungente, il silenzio, il mare che appare all’orizzonte come un segreto svelato dopo una lunga salita.
Sì, perché da quassù – siamo a 1.115 metri sul livello del mare – puoi vedere le montagne abbracciare il Golfo del Tigullio. E, credimi, è una vista che ti resta addosso.
Un nome che racconta una storia antica
Mentre cercavo informazioni su questo luogo, mi sono imbattuta in un sito francese che parlava dell’origine del cognome Barbagelata. Si dice che sia un cognome corso e ligure, e che in italiano significhi “barba gelata”, un soprannome dall’origine incerta che probabilmente rimanda a un uomo con una barba bianca o ghiacciata, magari a causa delle rigide temperature di queste zone.
Ma c’è un dettaglio che mi ha colpita di più: sul sito si legge che Barbagelata può anche indicare “colui che proviene da Barbagelata, frazione del comune di Lorsica”. È come se il legame tra il luogo e le persone che lo abitavano fosse talmente forte da diventare un’identità, un nome che ha attraversato confini e generazioni


Barbagelata: un clima che sa sorprendere
Se c’è una cosa che ho imparato su Barbagelata è che il freddo qui è protagonista, ma non come te lo aspetti. Una volta ci sono salita con la neve ancora fresca che copriva il paese. Tutto era bianco, silenzioso, quasi surreale. Ma poco più in alto, verso il sentiero che guarda il mare, la neve era sparita. L’aria salmastra proveniente dal Golfo del Tigullio aveva scaldato quella parte della montagna, creando un piccolo miracolo climatico.
E non è finita qui. L’ultima volta che ci sono tornata, in paese si tremava dal freddo, il vento tagliava la faccia e ogni parola si trasformava in una nuvoletta di vapore. Ma basta salire un po’ più in alto, verso il punto panoramico che guarda il mare, e il clima cambia: l’aria si fa più mite, i gradi salgono e improvvisamente sembra quasi primavera.
Un signore del posto mi ha raccontato che in estate, da qui, si possono vedere tramonti spettacolari sul mare. Me l’ha detto con quel sorriso che hanno solo le persone che vivono in luoghi così speciali. E ora che l’ho immaginato, so che dovrò tornare per vederlo con i miei occhi
Una storia di resistenza e ricostruzione
Barbagelata ha attraversato momenti difficili. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il borgo fu un rifugio per i partigiani. La notte tra il 12 e il 13 agosto del 1944, venne saccheggiato e dato alle fiamme dai nazifascisti. La vecchia chiesa, che ancora oggi puoi vedere nel centro del paese, è il simbolo di quella ferita.
Ma Barbagelata ha saputo rinascere. Nel 1972 è stata costruita la nuova chiesa di Santa Maria Regina del Creato, che sembra una grande tenda aperta verso il cielo. Le sue vetrate amplissime catturano la luce e ti fanno sentire in contatto diretto con la natura. E poi, quei piccoli nidi per uccellini incastonati nella facciata… dettagli che fanno sorridere e che raccontano di un amore profondo per il luogo in cui sorge.

Un borgo sospeso tra mare e montagna
Se ami le escursioni, Barbagelata è il punto di partenza ideale per raggiungere il Monte Caucaso (1.245 m). Il sentiero si snoda attraverso faggete ombrose e, una volta in cima, la vista è di quelle che ti fanno rimanere senza parole: da un lato il mare, dall’altro le montagne che sembrano non finire mai.
Qui passa anche l’Alta Via dei Monti Liguri, un percorso che attraversa tutta la dorsale ligure, collegando borghi, rifugi e scorci di una bellezza autentica.
Come arrivare al Monte Armelio
Per raggiungere Barbagelata, puoi prendere la Strada Statale 45 fino a Montebruno, poi seguire le indicazioni per il paese. In alternativa, puoi arrivare attraverso la Val Fontanabuona, passando per Favale di Malvaro e il Passo della Scoglina
Barbagelata ti aspetta (e sì, portati una giacca)
Barbagelata non è un luogo da toccata e fuga. È un posto che va vissuto con calma, magari fermandosi a guardare il panorama, respirando l’aria fresca e ascoltando il silenzio.
Se sali fino alla nuova chiesa e imbocchi il sentiero, potresti scorgere il mare all’orizzonte. Ed è un momento che, credimi, ripaga di tutta la strada percorsa.
Portati una giacca, un po’ di curiosità e preparati a scoprire un borgo che, nonostante il nome freddo, sa accoglierti con un calore tutto suo
