Nelle acque delle antiche vasche scavate nella Pietra Perduca, un ecosistema unico ospita ben tre specie di tritoni. Queste “vasche”, note come “letti dei santi”, scolpite nella roccia forse durante l’Età del Bronzo, furono create con la funzione di raccoglitori di acqua piovana per antichi insediamenti. Oggi, queste stesse vasche diventano la dimora di creature affascinanti: i tritoni.
Le specie residenti
Il tritone crestato, il tritone punteggiato e il tritone alpino sono le tre specie che condividono questo habitat straordinario. Questi anfibi, estremamente sensibili, richiedono acque purificate per sopravvivere, condizione che la Pietra Perduca sembra offrire grazie probabilmente alle piante acquatiche che aiutano a mantenerla pulita. Inoltre qui l’acqua qui non evapora nei mesi estivi e non gela durante l’inverno, .
Comportamento e riproduzione
La primavera risveglia la vita sotto la superficie delle acque delle vasche, con i tritoni che iniziano la loro danza nuziale. I maschi si adornano di creste e frange caudali, assumono colori vivaci per attirare le femmine, in un rituale di corteggiamento che culmina con la deposizione delle uova tra le foglie delle piante acquatiche. Questo intricato balletto della natura porta alla nascita di nuove generazioni, assicurando la continuità di queste specie delicate.
Conosciamo le specie
Il tritone alpino, con la sua livrea d’amore di rara bellezza, è il più vulnerabile all’inquinamento, richiedendo habitat incontaminati per sopravvivere. Il tritone punteggiato, più resiliente, si adatta anche a zone leggermente inquinate, purché prive di pesci e ben protette. Infine, il tritone crestato, con la sua cresta dorsale e caudale, ricorda un piccolo drago durante il periodo degli amori.
Un tesoro protetto
La Convenzione di Berna protegge tutte le specie di tritoni italiani. Questo ci ricorda anche l’importanza l’importanza della conservazione e della protezione degli habitat naturali.
