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La cascata del Mulino di Suzzi

Raggiunto il piccolo borgo di Suzzi non si può non scendere alla caratteristica Cascata del Boreca.

Nei pressi della chiesa parte il sentiero del CAI 121, ben segnalato, che si allaccia al famoso sentiero del Postino. Il percorso, oggi una passeggiata di sei ore sull’Appennino da farsi almeno una volta nella vita, è un anello che veniva coperto quotidianamente dai fratelli Pino e Franco Rebolini, due postini che, a passo svelto, raggiungevano, uno dopo l’altro, i paesini seminati in questa valle impervia per consegnare la posta. Ogni volta percorrevano 18 km con più di mille metri di dislivello, toccando Suzzi, Bogli, Artana, Belnome e Pizzonero.

Per raggiungere la cascata del Mulino di Suzzi bisognerà percorrerne solo una piccola parte. Il tragitto, tutto in discesa, richiede circa 30 minuti. Il sentiero è piuttosto semplice, si snoda nel bosco che gli concede ombra. Pochi minuti prima dell’arrivo, il rumore dell’acqua avvisa che la meta è vicina, poi un cartello lo conferma.

La cascata del mulino di Suzzi è incantevole. Forma una piscina naturale di acqua cristallina immersa nel profondo di una natura selvaggia e vigorosa. Davanti ad una cascata, piccola o grande che sia, si rimane sempre a bocca aperta.

Qui ci troviamo a circa 870 m di altitudine. Il torrente Boreca nasce dal monte Carmo la cui vetta segna 1642 m. Non ci troviamo lontani dalla sorgente. L’acqua scorre trasparente, tra le rocce scavate dalla sua forza, prima di affrontare un salto di circa 5 m.

Non è solo la bellezza della cascata a colpire il cuore di chi viene qui. Vicino ad essa si trovano le rovine di un vecchio mulino che, in passato, ha rappresentato una sicura fonte di vita per la comunità del luogo. Ho rasentato le sue pareti di pietra, osservando con rispetto e meraviglia, pensando che non doveva essere poi così semplice scendere con carichi di granaglie da macinare.

Immersa in quest’atmosfera, respirando il profumo della natura, ascoltando lo scrosciare dell’acqua che copre qualsiasi altro rumore, cercando di fermare qualche immagine da portarmi a casa, scorgo Ben che decide di tuffarsi in acqua…che invidia!

Questo è un luogo che ti fa sentire in armonia con la natura, cancella le preoccupazioni e regala emozioni. Consapevole di aver vissuto una bella esperienza mi sento pronta a ripartire per scoprire altre curiosità di questa meravigliosa vallata.

Come raggiungere la cascata del mulino di Suzzi

Da Piacenza: segui la SS.45 direzione Genova. Oltrepassa Ottone e continua fino a Gorreto, poi prendi il bivio per Barchi. Prosegui fino al Passo della Maddalena e, al bivio successivo, segui le indicazioni per Suzzi. Una volta a Suzzi, localizza la piccola chiesa e da lì inizia il percorso seguendo il sentiero segnalato dal CAI con il segnavia numero 121. Circa 20 minuti di camminata vi porteranno alle cascate. 

Da Genova: segui la SS.45 direzione Piacenza. A Gorreto prendi il bivio per Barchi. Prosegui fino al Passo della Maddalena e, al bivio successivo, segui le indicazioni per Suzzi. Una volta a Suzzi, localizza la piccola chiesa e da lì inizia il percorso seguendo il sentiero segnalato dal CAI con il segnavia numero 121. Circa 20 minuti di camminata vi porteranno alle cascate.