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Yoga e natura in Valtrebbia. La scelta di vita di Irene e Mirko

Lasciare la città per la campagna non è sempre una scelta facile. Abbandonare la comodità di avere tutto a portata di mano può spaventare, ma può avere anche lati positivi, come stare immersi nella natura.

All’interno del nostro blog abbiamo deciso di dare spazio a quelle persone che hanno scelto di vivere nella splendida Val Trebbia dando un impulso di cambiamento al loro stile di vita.

Incontriamo Irene e Mirko, insegnanti di yoga. Negli ultimi anni hanno adattato sempre di più le loro vite ai ritmi della natura. Hanno unito allo yoga il contatto stretto con la terra e gli animali.

Irene, tornata da un periodo trascorso in Australia, ha ritrovato la sua famiglia qui a Stazzano, nel territorio di Travo e, nonostante la possibilità di abitare in città, ha optato per la pace di questo luogo. Mirko ha seguito Irene e da alcuni anni vive con lei.

La località in cui vivono è affascinante. Si segue l’indicazione per Stazzano, abbandonando la S.S.45. La strada è in salita e lo sguardo sulla valle si fa sempre più ampio. Superato l’ultimo agglomerato di case, dove il panorama, nelle giornate terse, è strepitoso, la strada diventa sterrata. Dopo una discesa, riparte la salita ed eccoci a casa di Irene e Mirko, una cascina ristrutturata in una posizione splendida. Grande l’accoglienza dei loro affettuosissimi cani e, dal recinto, ci salutano gli asini. All’ultimo piano di questa cascina, Irene e Mirko hanno realizzato un’accogliente sala yoga dove ospitano i loro allievi.

Com’è la vostra giornata tipo qui?

Irene: “Di solito, subito dopo colazione, scendiamo dai nostri amici asini perché anche loro hanno fame. Poi passiamo alla pulizia della loro area. Quando l’orto comincia a richiedere cura è proprio al mattino che gli dedichiamo più tempo, nelle ore più fresche della giornata. Ora l’orto è in fase preparatoria, quindi è tempo di concimazione e anche gli asini ci danno una mano da questo punto di vista.”

Mirko: “Poi ci dedichiamo alle nostre lezioni che portiamo avanti dalla mattina fino a sera, intervallandole con momenti nella natura, portando a passeggio gli asini o dedicandoci all’orto, quando necessario. La vita qui è più intensa rispetto alla vita in città, ci sono meno momenti morti, potrebbe sembrare più faticosa ma, in realtà, la mente è più libera.”

Irene: “Noi siamo sempre molto ricchi di impegni, in campagna non finiscono mai. Qui, se si vuole trovare qualcosa da fare si trova e alla fine della giornata si è stanchi. Ma mettere le mani nella terra o raccogliere la legna, anche quei legnetti che servono ogni giorno per accendere la nostra caldaia a legna, in un certo qual modo, ci rigenera. Se alla sera siamo stanchi siamo comunque soddisfatti

Quale plus aggiunge la vita, in questo luogo, al vostro lavoro?

Irene: “L’ispirazione. Io mi sento profondamente ispirata dal contesto, dalla natura e dagli animali. Non riesco più a vivere senza di loro. Sento la necessità della loro vicinanza. Quindi vivere qui mi ispira tantissimo sia per le tematiche, sia per la quiete. Il contesto aiuta non solo a creare le lezioni, ma pure la pratica personale.”

Mirko: “Lo yoga è connessione quindi, se ci si connette a quest’ambiente poi cambia veramente tutto. Cambia magicamente anche il tipo di pratica e quello che viene proposto. Le idee che emergono in un contesto del genere permettono di esprimerti in modo diverso. Il valore aggiunto è che possiamo ospitare i nostri allievi in questo posto meraviglioso, spronandoli ad uscire dalla città per riscoprire la natura.”

Irene: “Praticare in un contesto diverso da quello della propria quotidianità permette alle persone di arrivare e crearsi una bolla. Qui guardi fuori dalla finestra e non puoi non rimanere ammaliato dalla morbidezza delle colline, dai campi che adesso stanno diventando sempre più verdi, insomma…è una bella sensazione, me lo dicono anche gli allievi stessi.”

Mirko: “Poi la Val Trebbia è tutta da esplorare e quando ci si addentra nella valle si riesce a scoprire realtà singolari, percepire sensazioni diverse, accorgersi di un aspetto, mai notato in precedenza, e trovarlo meraviglioso.

A livello fisico cosa cambia? C’è differenza nel praticare yoga in un ambiente come questo?

Irene: “A livello fisico cambia soprattutto il respiro. L’aria è diversa da quella della città e quindi ci si concentra maggiormente proprio sulla respirazione. In più c’è anche la calma, la quiete che trasmette il verde come colore e questo permette di andare più in profondità durante la pratica.”

Mirko: “E poi abbiamo visto come sia piacevole praticare all’esterno, soprattutto nel periodo estivo, quando portiamo le nostre classi nei parchi qui in valle. È bellissimo quando cambia il contesto, passare dalla luce del giorno al tramonto, per arrivare, in certi casi, a praticare sotto un cielo stellato. Non è una cosa che si può realizzare dappertutto”.

Negli ultimi anni avete proposto numerose pratiche in un luogo magico come la Pietra Perduca. Com’è praticare yoga in un luogo così particolare e ricco di storia?

Irene: “Ho sempre pensato, da quando ho cominciato a frequentarla, che fosse un posto magico, magnetico, carico di energia. La pratica lì prende sfumature diverse. L’essere umano è attratto da questa roccia che conserva tantissima storia e rende la pratica davvero unica.”

Mirko: “Io sono attratto dalle montagne, dall’altezza, e quando si può praticare in posti dove il l’occhio arriva lontano e può abbracciare tutta la vallata, diventa un valore aggiunto. Non è più solo un’esperienza per il corpo, ma lo è pure per la mente”.

Vivere in mezzo alla natura e a stretto contatto con essa ha portato una profonda trasformazione anche nel vostro stile di vita.

Irene: “La modifica radicale dell’alimentazione è arrivata in un secondo momento. Sicuramente l’input l’ha dato la pratica dello yoga che già apre un po’ le porte a quello che è l’essere vegetariani. Da lì, ho voluto approfondire e ho deciso di diventare vegana. Il ritorno alla terra, in particolar modo qui in Val Trebbia, mi ha dato l’opportunità di iniziare un orto mio insieme a Mirko, da sola sarebbe stato più complicato. Coltivare le proprie verdure, poterle gustare, dà un senso tutto diverso al cibo. Anche lo stretto contatto con gli animali ha contribuito al cambiamento dell’alimentazione. Mi sono accorta di quanto siamo legati ad alcune tradizioni che possiamo comunque cambiare magari modificando la nostra alimentazione. Stiamo notando come tantissimi locali si stiano adeguando ai vari tipi di alimentazione anche a quelli di tipo vegetariano e vegano.”

Mirko: “Nell’ultimo periodo, anche qui in Val Trebbia, qualcosa si sta muovendo. Anche perché bisogna riconoscere che è molto semplice, non serve chissà cosa per poter proporre qualcosa di vegano. Tutto quello che serve è ciò che offre la terra e se non possiamo farlo qui, dove farlo?”

Quindi il messaggio che volete dare a tutte le persone che stanno pensando di trasferirsi in un posto come questo qual è?

Irene: “Che è assolutamente fattibile. Fa bene all’anima e al corpo, soprattutto quando si instaurano rapporti con le altre persone. La lontananza qui assume un significato diverso. Le persone abituate alla città e alla comodità sanno che se scendono sotto casa hanno tutto e si ritrovano a camminare in un mare di persone. Qui è diverso, ma non si è soli. E poi il tempo passa e anche noi cambiamo. Magari arriva un momento in cui si ha meno voglia di caos e si desidera la quiete non solo interna, ma anche esterna.”

Mirko: “E’ un bel cambiamento, ma un cambiamento sano che fa star bene. Non si ricerca più la comodità quotidiana delle cose, ma il giusto, l’indispensabile. Tutto il resto è superfluo.”

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Presto Irene e Mirko arricchiranno di contenuti La Valle delle Favole.

Potete prenotare le lezioni di Yoga o anche prenotare una vacanza nella loro cascina. Contattateli in privato per maggiori informazioni.